Con l’arrivo di maggio, cambiano le regole COVID, che finalmente sembrano allentare un po’ la presa asfissiante degli ultimi mesi. Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, si apre una nuova fase per mascherine e smart working.
Dopo due anni di pandemia e di utilizzo serrato delle protezioni delle vie respiratorie, dal 1° maggio è caduto infatti l’obbligo d’impiego di tali dispositivi, tranne alcune eccezioni (ospedali e Rsa), ma nei luoghi di lavoro del settore privato saranno i protocolli aziendali a dettare la linea mentre negli uffici pubblici la Ffp2 resta raccomandata per il personale a contatto con il pubblico e negli spazi comuni. Dal 1° maggio poi non è più necessario il green pass per accedere ai luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda lo smart working, uno degli emendamenti al decreto Riaperture sul lavoro agile prevede la proroga fino al 31 agosto per la comunicazione semplificata dello smart working e per il ricorso anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato. Viene quindi allungato di altri due mesi, rispetto alla data del 30 giugno indicata nel decreto, la possibilità di proseguire con lo smart working nella modalità semplificata che ha caratterizzato la fase emergenziale, ovvero senza la necessità di accordi individuali, per i lavoratori del settore privato. Prorogato fino al 30 giugno, invece, il diritto allo smart working per i lavoratori fragili pubblici e privati e per i genitori di figli con fragilità.