Dal 15 gennaio è entrato in vigore il decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di trasparenza sui prezzi del carburante, rafforzamento dei poteri di vigilanza del Garante deputato al controllo e supporto al trasporto pubblico.
Secondo quanto stabilito, il valore dei buoni benzina per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non inciderà sul reddito del lavoratore, se non superiore ai 200 euro a persona.
Inoltre, la legge prevede che il Ministero delle imprese e del made in Italy raccolga le comunicazioni relative ai prezzi dei carburanti, elabori i dati, calcolando la media aritmetica su base regionale e delle province autonome, e li pubblichi sul sito istituzionale. Queste informazioni dovranno essere accessibili a tutti, e saranno rese fruibili con frequenza e modalità definite dal Ministero con applicazione entro il 30 gennaio 2023.
Per quel che riguarda gli esercenti operanti nel settore della vendita al pubblico di carburante per autotrazione, compresi quelli sulla rete autostradale, questi sono obbligati ad adeguare la cartellonistica per la pubblicità dei prezzi entro quindici giorni dalla data di adozione del decreto e a indicare la media dei prezzi di riferimento.
La violazione delle disposizioni verrà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria variabile tra i 500 e i 6.000 euro. Dalla terza violazione, potrà essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a novanta giorni.
Il decreto interessa anche il trasporto pubblico, nello specifico è stato creato un fondo da 100 milioni di euro per l’anno 2023, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico fino al 31 dicembre 2023.