L’innalzamento delle temperature durante i mesi estivi, negli ultimi anni, ha provocato l’aumento della mortalità in alcune fasce della popolazione maggiormente colpite a causa di pregressi problemi di salute. Tutte quelle categorie esposte a temperature elevate per motivi professionali nel settore edilizio, agricolo e stradale, sono soggette a particolari rischi. Per far fronte al fenomeno, si studiano piani di prevenzione al fine di predisporre misure atte a contrastare i possibili danni alla salute dei lavoratori. Per questo motivo è necessario fornire indicazioni in modo da proteggerli dai danni provocati dall’esposizione al caldo.
Sulla base della ricorrente emergenza estiva, la normativa in materia di salute e la sicurezza sul lavoro, ai sensi del D.Lgs 81/2008, comprende obblighi specifici che spettano al datore di lavoro. L’articolo 28 riguarda la valutazione di tutti i pericoli per quei gruppi di lavoratori soggetti a rischi particolari, includendo la redazione del DVR completo di tutte le indicazioni. Nello specifico per quel che attiene al settore edile, l’articolo 96 chiarisce che i datori di lavoro delle imprese affidatarie e di quelle esecutrici devono adottare precauzioni contro le influenze che gli agenti atmosferici possono esercitare sulla salute del lavoratore.
In questo campo, le azioni necessarie alla prevenzione e alla protezione dei lavoratori riguardano l’organizzazione del lavoro, la formazione relativa alla sicurezza e le disposizioni per l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. In quest’ottica, all’interno dei cantieri, rappresentano figure fondamentali: il datore di lavoro per la valutazione dei rischi e l’applicazione delle misure di prevenzione, il medico competente per verificare lo stato di salute dei lavoratori (soggetti fragili) e infine gli RLS e RLST (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale).