La proposta di legge presentata dalle opposizioni nei mesi scorsi per l’introduzione del salario minimo di 9 euro lordi all’ora, è stata definitivamente messa da parte dalla Camera dei deputati che, invece, ha approvato una legge delega per il Governo in materia di equa retribuzione e di contrattazione collettiva.
Il testo, approvato il 6 dicembre con 153 voti a favore, 118 contrari e 3 astenuti, delega l’esecutivo ad adottare decreti legislativi per garantire il diritto dei lavoratori a una retribuzione equa e per rafforzare la contrattazione collettiva, mettendo in campo anche procedure di controllo e informazione. Il passo successivo sarà la valutazione della legge in Senato.
In linea con quanto stabilito dalla direttiva europea, la legge delega dovrà essere recepita entro novembre 2024, autorizzando azioni da parte del Governo finalizzate ad assicurare ai lavoratori retribuzioni giuste, contrastare il lavoro sottopagato, favorire il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e combattere la concorrenza sleale.
Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario dar vita a un sistema di comunicazione più efficace tra imprese ed enti pubblici in materia di retribuzione e applicazione dei CCNL, oltre all’acquisizione di dati relativi a ciascuna categoria di lavoratori per agire in modo mirato.
Su quest’ultimo punto è intervenuto il Presidente della Confederazione, Dott. Michele Antonio Eramo, che ha dichiarato: “Come Confederazione CNL che opera in rappresentanza delle imprese e dei loro lavoratori, diamo la nostra disponibilità a collaborare fattivamente con il Governo, offrendo il contributo di chi lavora sul territorio a stretto contatto con le aziende. Il fine è quello di fare la nostra parte nel processo di realizzazione di un mondo del lavoro più giusto, in cui tutte le parti vengano tutelate e si colgano le opportunità di crescita generate dal rispetto delle leggi.”
Uff. Stampa – CNL Confederazione Nazionale del Lavoro