Dal 1° ottobre entrerà in vigore la patente a crediti, il nuovo sistema di qualificazione per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, tranne che per coloro che offrono servizi di natura intellettuale. Vengono escluse dall’ambito applicativo della patente a crediti le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, a prescindere dalla categoria di appartenenza.
A tal proposito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha diffuso una circolare esplicativa, contenente indicazioni per il rilascio e la gestione della patente, dopo che nei giorni scorsi era stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero del Lavoro sulla Gazzetta Ufficiale.
La patente a crediti nasce con lo scopo di contrastare il lavoro irregolare e garantire la sicurezza nel settore edile, colpito da un numero troppo elevato di infortuni, anche mortali.
Rilascio della patente
La domanda per ottenere la patente a crediti va presentata sul portale dell’Ispettorato del Lavoro (INL) dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo. Possono richiedere la patente sia le imprese con sede in Italia sia quelle localizzate in un altro Stato membro dell’Ue, in questo caso il rilascio avverrà attraverso la presentazione di un documento equivalente.
Le imprese dovranno dimostrare di essere in possesso di requisiti specifici, presentando la documentazione richiesta:
- Iscrizione alla Camera di Commercio,
- Regolarità contributiva (Durc),
- Conformità fiscale
Il rilascio della patente avviene in modo automatico e, durante il periodo di attesa, le aziende potranno continuare a lavorare nei cantieri. Alcuni requisiti devono essere certificati tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà:
- Adempimento degli obblighi formativi
- Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
La sospensione e la revoca della patente a crediti
La patente a crediti viene revocata quando viene accertata la falsità delle dichiarazioni fornite dall’impresa. In caso di revoca, il soggetto interessato potrà presentare una nuova richiesta per il rilascio della patente, ma solo dopo un anno.
La sospensione può scattare in diversi casi:
- Nel caso di infortuni mortali con attribuzione di responsabilità per colpa grave al datore di lavoro o ai suoi delegati, avviene la sospensione della patente obbligatoria con durata massima di 12 mesi, ed entità relazionata alla gravità dell’incidente e delle violazioni.
- Qualora si verifichino infortuni causa di danni permanenti ai lavoratori, se viene accertata la colpa grave del datore di lavoro o dei suoi rappresentanti, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro può decidere di sospendere la patente fino a 12 mesi, sempre in base alla gravità dell’infortunio e della violazione in materia di sicurezza.
Durante il periodo di sospensione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro svolgerà dei controlli per verificare il ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno del cantiere interessato. La sospensione potrà essere revocata solo in seguito a una valutazione positiva e i crediti necessari per operare verranno ripristinati.
Infatti, per operare, ogni impresa dovrà possedere almeno 15 crediti, mentre al momento del rilascio, la patente assegna 30 crediti con la possibilità di arrivare fino a 100.
Aumento dei crediti
L’incremento dei crediti può avvenire per:
Anzianità d’impresa: Oltre ai 30 crediti iniziali, ogni azienda riceve un credito per ogni biennio in cui non sono state applicate decurtazioni, fino a un massimo di 20 crediti. Al rilascio della patente, 10 dei 30 crediti iniziali sono assegnati in base alla data di iscrizione alla Camera di Commercio.
Investimenti in progetti formativi e per la sicurezza: Fino a 40 crediti possono essere ottenuti investendo in formazione e sicurezza sul lavoro. Di questi, fino a 30 crediti possono essere assegnati per attività e investimenti in materia di sicurezza. Altri 10 crediti possono essere attribuiti per attività o investimenti, come il possesso della Certificazione SOA di I o II classifica o per l’adozione di standard contrattuali e organizzativi certificati.
Il raggiungimento del punteggio massimo di 100 crediti è previsto solo dopo 40 anni, nel caso in cui l’azienda non abbia mai commesso violazioni.
Recupero dei crediti
Qualora venissero sottratti crediti per violazioni, sarà possibile recuperarli fino a 15. Sarà una Commissione territoriale, composta dai rappresentanti dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) e dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) a valutare se ci sono i presupposti per consentirne il recupero, controllando:
- Adempimento dell’obbligo formativo da parte di chi ha commesso le violazioni
- Applicazione di misure correttive nei cantieri, riguardo alla sicurezza e alla salute dei lavoratori
- Implementazione di Investimenti in materia di sicurezza sul lavoro
È importante ricordare che in caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro le sanzioni introdotte dalla Patente a Crediti si aggiungono a quelle del D.Lgs. 81/08.