La formazione è uno dei principali strumenti per la gestione di un’azienda: consente di dare il giusto spazio ai lavoratori e predisporre ottimali misure di prevenzione basate sulla valutazione dei rischi per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al centro dello sviluppo dell’azienda ci sono le competenze e le abilità dei dipendenti che vanno accresciute attraverso percorsi formativi volti a implementare le performance di ognuno di loro, anche in relazione alle attitudini personali. La formazione, in questo senso, rappresenta una strategia di crescita per l’impresa che permette di raggiungere obiettivi sempre più alti e una gestione del capitale umano più proficua.
Secondo il D.Lgs. 81/08, la formazione rappresenta una forma di tutela generale, e rientra tra gli obblighi di tutte le figure attive all’interno dell’azienda: il lavoratore, il preposto, il dirigente, il medico competente e il datore di lavoro, per il quale la normativa prevede una specifica formazione periodica. Tutti sono coinvolti nei percorsi formativi, sia come fruitori che come organizzatori. Le modalità dei corsi, la durata, i requisiti dei partecipanti e le competenze dei docenti sono disciplinate dal Testo Unico e dagli Accordi Stato-Regioni.
L’efficacia della formazione viene verificata durante lo svolgimento della prestazione lavorativa, inoltre l’apprendimento influisce sulla condotta dei lavoratori che acquisiscono la cultura della sicurezza anche attraverso ambienti in cui vige maggiore coscienza e sensibilità nei confronti di questa tematica. Infine, la conoscenza in materia di sicurezza incide sulle prestazioni dei dipendenti che possono imparare non da vuote nozioni, ma soprattutto attraverso l’esperienza che consente loro di riconoscere i pericoli e adottare soluzioni adeguate. Il ruolo del datore di lavoro è fondamentale a tale scopo e la comunicazione con i lavoratori è alla base di una gestione della sicurezza fruttuosa che coinvolga tutti.