Nella giornata di ieri, con con 336 voti a favore, 51 contrari e due astenuti è stato approvato il decreto legge cosiddetto “anti rincari” .
Dal taglio alle accise sui carburanti fino all’8 luglio all’aumento della platea dei beneficiari dei bonus sociali, ai buoni carburante per i dipendenti, il provvedimento è stato ampiamente modificato nel corso dell’esame al Senato.
I 200 euro in busta paga sono – va sottolineato – un bonus ‘una tantum’, che spetta a lavoratori e pensionati con un reddito fino a 35mila euro. Sarà attivo da giugno-luglio. Non si dovrà richiedere il bonus 200 euro: si tratta appunto di una misura una tantum e chi ne ha diritto si troverà la somma direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.
Nel passaggio al Senato è stata prorogata la riduzione delle aliquote di accisa sui carburanti dal 3 maggio all’8 luglio 2022 per la benzina e il gasolio (nel primo caso la misura dell’accisa passa da 728,40 a 478,40 euro per 1.000 litri; per il gasolio usato come carburante, invece, l’accisa si riduce da 617,40 a 367,40 euro per 1.000 litri). Per il Gpl, l’accisa è pari a 182,61 euro per mille kg.
Viene riconosciuto alle aziende private la possibilità di assegnare con un atto di liberalità ai propri dipendenti un incentivo sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli per un ammontare massimo di 200 euro.
Un milione e duecentomila famiglie in più entrano nella fascia protetta del bonus sociale e dunque usufruiranno di uno sconto sulle bollette di luce e gas.
Le imprese potranno pagare le bollette di maggio e giugno fino a 24 rate mensili.
Ridotte accise e Iva per 560 miloni sui carburanti per l’autotrasporto.
Più settimane di Cassa integrazione ordinaria per quelle imprese che nel 2022 si trovano a fronteggiare le maggiori difficoltà.