Il Parlamento europeo ha approvato nuove disposizioni in materia di costruzioni sostenibili, le cosiddette case green, non si tratta ancora del testo definitivo, ma rappresenta un primo segnale di cambiamento verso una maggiore efficienza energetica.
Il testo prevede per gli edifici residenziali la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. L’obiettivo è di agire immediatamente sul 15% degli edifici che consumano più energia e farli rientrare nella classe energetica più bassa, la G. Nel nostro paese sarebbero circa 1,8 milioni edifici residenziali.
La direttiva riguarda anche edifici non residenziali, impianti solari, nuove costruzioni. Da gennaio del 2026 scatterà l’obbligo di realizzare gli Zeb (zero emission buildings) per i nuovi edifici occupati da enti pubblici, invece per tutti gli altri la scadenza è il 2028.
Gli impianti solari saranno obbligatori in tutte le nuove costruzioni, mentre entro il 31 dicembre 2026 l’obbligo sarà imposto su tutti gli edifici pubblici e non residenziali esistenti. Dal 31 dicembre 2032 anche gli edifici che subiranno ristrutturazioni avranno l’obbligo di adeguamento. Per concludere, quelli non residenziali e di proprietà pubblica dovranno rientrare nella classe E dal 2027 e la D dal 2030.